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Cagliari

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Cagliari

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La leggenda, narrata dallo scrittore latino Gaio Giulio Solino, vuole che Caralis sia stata fondata da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunto in Sardegna dalla Beozia nel XV secolo a.C. circa. Aristeo introdusse in Sardegna la caccia e l'agricoltura, riappacificò le popolazioni indigene in lotta fra di loro e fondò appunto la città di Caralis, sulla quale in seguito regnò. Secondo alcune fonti, Aristeo venne accompagnato in Sardegna da Dedalo, il quale, secondo gli antichi greci, sarebbe l'artefice delle imponenti opere dedalee (i nuraghi) presenti sull'isola.

Alcune domus de janas e resti di capanne del IV - III millennio a.C. scoperte a San Bartolomeo e sul colle di Sant'Elia confermano che la zona dove sorge l'odierna città fu abitata fin dal neolitico; le risorse del mare, degli stagni e del fertile terreno della pianura campidanese garantivano il sostentamento delle popolazioni del periodo prenuragico. All'età del rame risalgono i reperti della cultura di Monte Claro, diffusasi in tutta la Sardegna, che prende il nome dall'omonimo colle cagliaritano. Ritrovamenti archeologici dell'età del bronzo, come ad esempio le ceramiche egee ritrovate nel nuraghe Antigori presso Sarroch, fanno ipotizzare che le popolazioni nuragiche stanziate nell'odierno cagliaritano avessero intrattuto intensi rapporti commerciali e culturali con i Micenei e sono testimonianza che i suoi porti godevano già allora di vita e di frequentazione; lo stesso mito di Aristeo sulla fondazione di Caralis potrebbe essere nato, in epoca successiva, dal lontano ricordo di questi antiche interazioni fra Sardi e Greci.

Sede universitaria e arcivescovile e città dalla storia plurimillenaria, è il centro amministrativo storico dell'isola, essendo stata, sotto la denominazione di Caralis, capoluogo della provincia di Sardinia et Corsica durante il periodo romano, e poi capitale e sede degli stamenti del Regno di Sardegna dal 1324/1355 al 1847. Il suo porto è classificato "internazionale" per via della sua importanza; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri.

La municipalità venne insignita del cavalierato dell'Ordine del Toson d'oro durante il periodo aragonese di re Carlo II per fedeltà alla corona. Nel 1679 alla città fu donato il medaglione dell'Ordine, ritoccato nella forma originale durante il periodo sabaudo di re Vittorio Amedeo II con l'incisione dei simboli del regno. Viene indossato ogni anno dall'alter nos del sindaco di Cagliari in occasione della festività cittadina di Sant'Efisio.

Per il suo sacrificio e per la fierezza con la quale affrontò il nemico durante la seconda guerra mondiale, Cagliari fa parte delle città decorate al valor militare per la guerra di liberazione; il 19 maggio 1950 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi concesse al gonfalone civico la medaglia d'oro al valor militare.


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