Capoterra
Via Cagliari – 09012 - Capoterra
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Il territorio disposto intorno al Golfo di Cagliari, ha rappresentato, fin dall’antichità, un ottimo approdo per tutti coloro che, con alterne intenzioni, si sono presentati nell’estrema parte meridionale della Sardegna.
Considerando che l’altra parte del Golfo degli Angeli, quella che fa capo a Quartu Sant’Elena, è scoperta relativamente nuova per invasori e visitatori. Per la maggior parte degli avvenimenti, in particolare quelli che si riferiscono al periodo arcaico della zona, hanno avuto grande importanza le spiagge e gli approdi a ponente della Città di Cagliari.
Infatti i numerosi ritrovamenti archeologici nel perimetro comunale di Capoterra, riguardanti il periodo nuragico (Cuccuru Ibba, Monte Arrubiu, Carruba Durci), fenicio punico (Baccutinghinu, Bachialinu, Bidda Mores) e romano (Perda su Gattu, Tanca sa turri, Bau sa mola, Is Gunventus, Santa Vittoria, Su Loi), testimoniano di un’antropizzazione dell’intero comparto sin da tempi remoti.
Per oltre cinque secoli (450 – 1000 d. C.) Vandali e Bizantini si alternarono alle scorrerie degli Arabi che spopolarono probabilmente il primitivo insediamento, consigliando agli abitatori di spostare il centro abitato a maggior distanza dalla costa. Al periodo Bizantino risale la nascita dell'Eremo di S. Barbara di Nicomedia.
Nel periodo Giudicale divenne il centro amministrativo della Curatoria di Nora e spesso appare citato in questo ruolo nei documenti dell’epoca. Si ha memoria dell’abitato di Caput Terrae, nel territorio del quale sono presenti alcune chiesette una delle quali dedicata a San Gerolamo ed un’altra a Santa Barbara databili intorno al XIII° secolo, anche nel secolo XII°. Tra il XII° ed il XIII° secolo, durante i quali Pisani, Genovesi ed Aragonesi si alternarono alle redini del Cagliaritano, la Villa di Capoterra fu distrutta da Berengario Carroz.
Per alcuni secoli quel territorio restò praticamente disabitato sino a quando, nel 1655 Girolamo Torrelas ripopolò l’agro di Capoterra con abitanti provenienti dal Logudoro, nonostante in tutta la Sardegna imperversasse la peste. Probabilmente da quel villaggio, attraverso alterne vicende, che comunque caratterizzarono tutta la parte meridionale dell’Isola, ebbe origine l’attuale Capoterra.
Agli inizi dell’Ottocento (1820) una ferrovia (la prima linea ferroviaria della Sardegna) univa la miniera di ferro San Leone con il porto in località Maramura, oramai scomparso. Negli ultimi anni, come tutti i centri della cinta metropolitana, anche Capoterra ha registrato una notevole crescita demografica che ha portato la sua popolazione dalle 8.028 unità del 1971 agli oltre 20.000 attuali (1999).
Lungo il territorio di questo Comune si sono sviluppate numerose zone residenziali che hanno raccolto quel flusso migratorio, iniziato alla fine degli anni settanta, proveniente dal capoluogo, in cerca di quiete ed ambiente salubre (Poggio dei Pini, Torre degli Ulivi, Frutti d’Oro)..
Manifestazioni culturali e di spettacolo consolidate
La festa di Sant’Efisio
Patrono di Capoterra. Dal 2003 il Santo che diede il nome a Villa Sant’Efisio, condivide il ruolo di patrono con Santa Barbara.
S’Incontru
La domenica di Pasqua si svolge S’Incontru (L’Incontro) e coinvolge l’intera popolazione, ripercorrendo l’evento Evangelico dell’annuncio della Resurrezione alla Madonna. I simulacri, seguiti dai fedeli, s’incontrano al centro della cittadina e proseguono con la folla riunita in una sola processione che cammina su un letto di petali e piante aromatiche. Il saluto tra il Figlio e la Madre è celebrato con canti religiosi.
Sagra di Sant’Efisio
Per la Sagra di Sant’Efisio, una delle manifestazioni religiose più imponenti d’Europa, bisogna attendere il primo maggio, è in quella data, infatti, che i fedeli osservano il voto fatto nel 1652 al Santo Martire cagliaritano che liberò la Sardegna dalla Peste. La processione parte da Cagliari ed arriva sino a Nora (40 Km circa!), facendo tappa, nel pomeriggio, nella chiesetta di Su Loi, dedicata al Santo. La celebrazione ha un carattere storico oltre che religioso, infatti, si possono ammirare, oltre alle traccas, (antichi carri agricoli addobbati con fiori e coccarde trainati dai buoi) i costumi tradizionali di numerossimi paesi della Sardegna, anche gli abiti secenteschi dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio (i Miliziani a cavallo) e dell’Alter Nos (il vicerè), i suonatori di launeddas (strumento musicale antichissimo) e il prezioso cocchio del Santo.
Festa di Santa Barbara
La festa di Santa Barbara, compatrona di Sant’Efisio, si svolge nella prima settimana di luglio e dura due giorni: in questo caso si può assaporare il tipico gusto della sagra paesana in cui la festa religiosa è occasione di divertimento popolare.
Festa di San Gerolamo
L’istituzione della festa di San Gerolamo è recente e la sua celebrazione si svolge nel mese di settembre.
Festa di San Francesco
Anche a Capoterra si svolgono i festeggiamenti per San Francesco nel mese di ottobre.
Notte Bianca delle Tradizioni Popolari Sarde
La “Notte Bianca delle Tradizioni Popolari Sarde” è un evento culturale nato nell’estate 2014 a Capoterra e viene programmato annualmente in chiusura dell’Estate Capoterrese, preferibilmente il primo o il secondo sabato del mese di Settembre;
Tale evento valorizza le tradizioni isolane e gli stessi usi e costumi della cittadina di Capoterra. Perciò questo evento è legato sia all’antica abitudine “de sa passillada in sa ia manna” (Corso Gramsci), sia alla tutela dei costumi, degli usi quotidiani, dei balli e dei canti tipici, conservati dal Gruppo Folk Sa Scabitzada di Capoterra e dai gruppi tradizionali ospiti. (regolamento dell'evento).
Compagnie teatrali, musicali, di danza e di spettacolo
Compagnia teatrale Joseph Theatrum, via Vittorio Emanuele 36
Associazioni culturali
Circolo sociale Poggio dei Pini, Poggio dei Pini
Cooperativa sociale La Maddalena, via Battisti 27
Cooperativa Società Noesis, strada 25 n° 7 a Poggio dei Pini
Cooperativa sociale a cavallo per la vita, Torre degli Ulivi sett. B Lot. 125 int. 2
Confraternita S. Efisio, località Su Loi
Comitato S. Francesco, via Sauro tel. 070.720.346
Comitato S. Efisio, via Sardegna 39
Comitato Santa Barbara, vico Cavour 7
Associazione Fraternità della Misericordia, via Montello 40
Associazione turistica Pro Loco, via V. Emanuele 36 / piazza Concia
Associazione Capoterra 2000, via Indipendenza
Associazione passione danza fitness, vico delle fontane 3
Lyons Club Poggio dei Pini, Centro Commerciale Poggio dei Pini,
C.A.I.S., vico Chiesa
Nora 2000, via Cagliari 11
CAF UCI, corso Gramsci 90
CSAA, via Cagliari 74
FNA – Fenaltus Capoterra, via Battisti 11
Caritas, Poggio dei Pini
Legio Marie, Frutti d’Oro
Biblioteche/Editoria culturale
Biblioteca Comunale, corso Gramsci 114, tel. 070.720.126
Biblioteca Comunale, località Poggio dei Pini, tel. 070.725.851
Ludoteca Comunale, via Lamarmora 73
Operatori culturali pubblici e privati
Associazione Turistica “Pro Loco”, via Cavour 56, tel. 070.811.677
Promozione della cultura, dell’arte, dell’ambiente e della storia locale.
Principali Strutture Ricettive
ALBERGHI:
Albergo Rosa Hotel, via Venezia 47, tel. 070.722.016***
Albergo Tanca Irde, strada per Poggio dei Pini, tel. 070.710.564***
Agriturismo Agricantus 2000, località Is Piscinas, tel. 070.724.107.4
RISTORANTI:
Il Battello, via Sardegna 22, tel. 070.377.858.4
Sa Cardiga e su Schironi, S.S. 195 bivio di Capoterra, tel. 070.716.52
Pizzeria da Tore, via Matteotti 1, tel. 070.720.164
Pizzeria 2000, via Diaz 77, tel. 070.721.563
Pizzeria I Fenicotteri, via Pantelleria 1/A, tel. 070.710.714
Pizzeria La Maddalena, località Maddalena spiaggia, tel. 070.710.230
Pizzeria l’altro cielo, località Frutti d’Oro, tel. 070.710.427
Pizzeria Liori, via Amendola 39, tel. 070.720.869
Pizzeria Millestelle, via Maiorca 3, 070.710.903.3
Pizzeria Obelix, via Cagliari 193, tel. 070.720.871
Pizzeria Paninoteca Blu Day, via Vittorio Emanuele 20, tel. 070.721.961
Pizzeria Ristorante Europa, via Venezia 47, tel. 070.729.285