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Castiadas

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Castiadas

MUNICIPIO
Località Olia Speciosa – 09040 - Castiadas

Centralino: 070.994.501
Segreteria Generale: Tel. 070.994.503.09
Gabinetto del Sindaco: Tel. 070.994.503.04

Il comune di Castiadas è stato costituito recentemente, infatti solamente il 30 Giugno 1985, un referendum popolare ne ha sancito la nascita. Il suo territorio e la sua popolazione sono stati “ritagliati” per l’85% dal comune di Muravera e per il restante 15% dai comuni di San Vito e Villaputzu.

La caratteristica principale è il decentramento urbanistico. Non esiste infatti un vero e proprio paese, ma più borgate, tra le quali Castiadas e Olia Speciosa sono le più conosciute. Il centro di Castiadas è d’antica origine; sorse, infatti, prima del XVI secolo con il nome di Villanova Castiadas, ma rimase pressoché spopolato fino alla fine del 1500.

La realizzazione di una colonia penale agricola ed i lavori di bonifica iniziati dagli stessi detenuti alla fine del secolo scorso, hanno favorito la rivitalizzazione del territorio. Nel dopoguerra l’intervento di bonifica si è fatto più massiccio grazie al lavoro organizzato dall’ETFAS e si è sviluppato un centro sociale di servizi ad Olia Speciosa, dove oggi si concentra la maggior parte della popolazione.

Il primo insediamento di forzati a Castiadas risale all’Agosto 1875, quando trenta detenuti, provenienti dalla casa penale di San Bartolomeo, guidati dal Cav. Eugenio Cicomagni, ispettore generale delle carceri, sbarcarono sulla spiaggia di Sinzias con lo scopo di stabilire in quel luogo una colonia penale agricola. Il primo insediamento trovò posto sopra la collina di Praidis, tra due fiumiciattoli: il rio Gutturu Frasca e il rio Bacu sa Ficus.

L’area assegnata ai forzati confina a Nord con le punte rocciose di Parolto, Arcu Mereu e Bruncu de S’ Orlo; a ovest con in monti Brunco s’ Adusto e Melas; a Sud con il territorio di carbonara (Villasimius) e precisamente i monti Bruncu Marinu, Genna, Carbonara e Maccioni; ad Est con il Mar Tirreno dalla Punta Niu de Crobu alla spiaggia di Sinzias, il Monte Turna e la strada Carbonara-Muravera.

Dopo venticinque anni di duro lavoro dei forzati la colonia penale aveva preso la fama che è rimasta pressoché immutata fino ad oggi. Sul sito del primitivo insediamento furono realizzate, oltre alle prigioni per i detenuti, la caserma degli agenti di custodia e quella del presidio militare, la casa della direzione, l’infermeria (o ospedaletto), la farmacia, la lavanderia, il macello, un mulino a vapore a due macine (fornito di lavatoio meccanico e di setacci), un forno, magazzini agricoli, officine meccaniche e falegnameria, scuderia e rimessa, caseificio, rivendita di tabacchi, dispense, la foresteria, l’ufficio postale, una chiesetta, le abitazioni degli impiegati ed un piccolo cimitero in località S. Angelo.

Una serie di fabbricati agricoli sparsi sul territorio del Tenimento di Castiadas completarono la Colonia Penale. A Genna Spina un fabbricato ospitava i pastori reclusi addetti alla custodia degli ovini, nella frazione di San Pietro un edificio ospitava i carcerati occupati nella coltivazione di cereali e legumi; alla marina, sulla spiaggia di Cala Sinzias, un vasto fabbricato ospitava i carcerati che si occupavano delle vigne; altri carcerati occupavano un edificio destinato all’allevamento di bovini e suini in località Mandria; sulla vetta del colle Orteduso fu realizzato un locale per l’allevamento delle capre mentre in località Sabadi vi è un podere con case per i reclusi addetti alla coltivazione del grano, così come in località Masone Pardu dove un gran casolare con stalle, depositi e fienili, era occupato da oltre cento reclusi addetti alla lavorazione dei campi.

Altri piccoli fabbricati sparsi sono ubicati a Piscina Pendula (con pochi detenuti), a Monte Gruttas e Casa Laccus (adibite a casermette per le guardie a cavallo). Il 1900 è l’anno in cui vengono censite nella colonia penale 893 persone (33 impiegati e familiari, 30 soldati, 94 agenti di custodia, 736 condannati ai lavori forzati) e nel 1903 risultano risiedere stabilmente nella colonia penale oltre mille persone. Facendo tappa al 1941, anno in cui la colonia penale passò all’Ente Francese per la Colonizzazione, si giunse al 1956 allorquando le aree vennero cedute definitivamente all’ETFAS.

Oggi è una cittadina abitata da 1.315 persone situata nel territorio del Sarrabus e che si estende su una superficie di 10,27 Kmq. Il territorio comunale è prevalentemente pianeggiante e l’agricoltura, oltre al turismo, rappresenta l’attività economica prevalente, distinguendosi in particolare per la produzione di prodotti zootecnici e di uva, sia da tavola che da vino (di grande prestigio a questo proposito è la produzione di vino della Cantina Sociale di Castiadas).

Gli ultimi anni tuttavia hanno fatto rilevare una crescente vocazione turistica di tutto il Sarrabus ed in particolare del comune di Castiadas, grazie ai suoi 15 Km. di coste prevalentemente sabbiose, tra le quali spicca la spiaggia di Cala Sinzias, una delle spiagge più rinomate e belle della Sardegna.

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