Isili
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Il territorio risulta abitato fin dal Neolitico, come testimoniano vari insediamenti e numerose domus de janas. In seguito fu colonizzato dai romani, i quali lo sottrassero all'influenza cartaginese nel II secolo a.C. Importanti insediamenti romani sono presenti nella zona confinante con Nurallao, dove sorgeva l'antica Bidda Beccia (Borgo Antico), e ai confini con Nurri e Serri, nella zona di Baraci, dove sorgeva il borgo di Biora.
In epoca medievale Isili faceva parte della curatoria di Siurgus nel Giudicato di Cagliari. Alla caduta del giudicato (1258) passò ai pisani, e successivamente (1324) agli aragonesi che lo concessero in feudo alla famiglia Carroz. Fu poi unito al marchesato di Mandas, trasformato in ducato nel 1603, feudo di don Pedro Maza de Carroz Ladron e successivamente degli Hurtado de Mendoza, dei Massa de Alcantara, dei Lopez de Zuniga e infine dei Telles Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Dall'agosto 1661 al dicembre 1866 operarono con grande impegno, raggiungendo ottimi risultati sia nel campo educativo sia in quello sociale, i Padri Scolopi che su richiesta della comunità isilese aprirono una scuola gratuita per tutti. L'8 dicembre 1821 Isili diventò sede provinciale, con una popolazione di circa cinquantamila abitanti distribuiti su cinquantuno comuni. Nel 1859 la provincia di Isili fu soppressa e la cittadina fece parte di quella di Cagliari fino al 1929, passando poi a Nuoro.
Ai sensi della Legge Regionale n. 9 del 12 luglio 2001, che ha previsto l'istituzione delle nuove province sarde, il comune di Isili avrebbe dovuto essere aggregato alla neonata provincia del Medio Campidano; con successiva Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003 si stabilì invece che passasse a quella di Cagliari, di cui fece parte fino alla successiva riforma del 2016.