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MARACALAGONIS

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MARACALAGONIS

MUNICIPIO
Via Nazionale, 49 – 09040 - Maracalagonis
Centralino: Tel. 070.785.01
Segreteria Generale: 070.785.020.2
Gabinetto del Sindaco:
Tel. 070. 785.020.1

Assessorato alla Cultura
Ufficio attività culturali:
Tel. 070.785.020.9

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La collocazione geografica tra pianura e collina, con alle spalle il massiccio dei Sette Fratelli, e sbocco al mare per un buon tratto con le splendide spiagge di Baccu Mandara e Torre delle Stelle, distribuisce sul territorio di Maracalagonis tutte le tipologie di ambiente. Questa sua caratteristica ne ha decretata l’antropizzazione fin da tempi remoti. In località Cuccuru Craboni è presente una necropoli, con tombe a camera, che si sviluppò dall’età del rame e del bronzo sino al periodo fenicio. Resti di nuraghi in località Genn’e Mari, Bandanu, Beduzzu, Monteghedda, Sa Mardini, Su Reu e Loi munito di forno fusorio e Cannesisa con il suo villagio, testimoniano una consistente presenza nelle diverse fasi dell’epoca nuragica. Questa presenza umana fu confermata ed incrementata in epoca fenicia, nelle successive romana, della quale sono stati rinvenuti numerosi reperti (Capitelli e rocchi di colonne, qualche moneta dell’epoca dei Filippi, numerosi vasetti ed una fibbia) nelle campagne circostanti, e punica. Oltre alla fertilità del terreno che assicurava raccolti abbondanti, l’interesse per questo territorio era rivolto alle miniere, i cui minerali smistati nel centro di Ferraria, partivano per ogni dove ed al legname delle foreste circostanti. Della successiva dominazione Bizantina rimane la venerazione per i Santi Gregorio e Basilio, ai quali erano stati intitolati due luoghi di culto, poco distanti dal centro abitato, dedicati all’eremitaggio, sui quali furono edificate due chiese campestri, attorno alle quali si formarono delle comunità indipendenti a forte carattere agricolo, poiché tali luoghi richiamavano numerosi pellegrini ed il culto per questi due Santi era talmente radicato da essere tramandato sino ai nostri giorni. Al contrario il villaggio di Mara si sviluppo attorno alle chiese di N.S. d’Itria (stile romanico fine del 200) e la Beata Vergine degli Angeli (inizi del 200 in stile romanico). Nel 1355 gli abitati di Mara e Calagonis furono infeudati a Enrico Oulomar, cavaliere iberico, sotto il suo dominio avvenne l’unificazione dei due centri in un solo che mantenne il toponimo unendo i due nomi – Maracalagonis e adottarono S. Stefano come Santo Patrono. Nel 1504 il feudo passò alla famosa Violante Carroz e nel 1520 ai Centelles. Nel Cinquecento il villaggio raggiunse un periodo di relativa stabilità economica, in quel periodo furono edificati la chiesa di Santa Lucia ed il Monastero di San Tommaso. Di feudatario in feudatario l’abitato giunse al 1839, anno del riscatto del villaggio. L’economia del paese odierno oltre a ricalcare le origini agro pastorali ove agricoltura ed allevamento hanno ancora notevole importanza, si sta sviluppando parallelamente la piccola industria, il commercio ed il settore dei servizi. Il terziario oggi offre tutta una serie di servizi alla collettività, compresa la promozione turistica del territorio, che ha permesso di offrire nuove opportunità di sviluppo per i suoi abitanti.


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