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Selargius

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Selargius

MUNICIPIO
piazza Cellarium 1, 09047 - Selargius

Centralino: Tel. 070.859.21
Gabinetto del Sindaco: Tel. 070.859.231.5
Assessorato alla Cultura:
Tel. 070.859.224.9
Ufficio attività culturali:
Tel. 070.859.224.8

Abitanti: 26.188
Superficie: Kmq. 26,71

Anche Selargius appartiene a quei centri urbani che rappresentano una sorte di continuità territoriale della Città di Cagliari. Infatti Cagliari, Monserrato, Quartucciu, Quartu Sant’Elena e Selargius concorrono a chiudere quel semicerchio densamente abitato che comprende al suo interno la zona umida della stagno di Molentargius e il comparto delle saline ed ha per quarto quadrante la lunga propaggine sabbiosa della spiaggia del Poetto.

La stessa dislocazione di questi cinque abitati, racconta l’evoluzione storica di questa parte dell’Isola, tutta raccolta intorno a Cagliari ma uniformemente distribuita lungo la fascia fertile rappresentata dai terreni ai margini degli acquitrini e paludi. Sull’origine del nome esistono tesi varie e contrapposte.

Alcuni vorrebbero farlo risalire ad epoca fenicia, mentre altri lo attribuiscono al vocabolo latino Cerarius, poiché il luogo era particolarmente fertile e vi abbondavano i cereali. La tesi che vuole il toponimo derivato del greco Kellarious, incontra parecchi fautori, poiché oltre la proverbiale fertilità dei suoi campi, era rinomato anche per la conservazione degli alimenti (Cellarium e Salarium). Ceraxius e tutt’ora il nome in lingua del centro.

Al di là delle lontane origini, le prime notizie storiche si hanno intorno al Medioevo, in cui lo si ricorda inserito nel Giudicato di Cagliari, poi sotto il controllo di Pisa e nel 1324 sotto gli Aragonesi. Quindi fu affidato a numerosi feudatari sino al 1839. Che il territorio fosse abitato sin da tempi remotissimi, lo testimoniano le recenti scoperte archeologiche, che hanno permesso il ritrovamento di ipogei abitati da pastori, agricoltori e pescatori, di reperti di provenienza romana e dall’affioramento, durante i temporali, dei lastroni di granito con i quali era stata costruita, sempre in epoca romana, la via che collegava questa contrada con Cagliari.

La principale vocazione della Città era senza dubbio quella agricola, come d'altronde per la maggior parte dei centri abitati del basso Campidano. Naturalmente ogni centro primeggiava in qualche specifica attività e quella preminente per Selargius, pare fosse una particolare perizia nel confezionamento e nella conservazione delle derrate alimentari, a questa qualità probabilmente deve anche l’attribuzione del toponimo in epoche diverse.

Ancora oggi possiamo ammirare parecchie costruzioni caratteristiche della tradizione contadina del Campidano (case campidanesi), costruite con ladiri, il tipico mattone di fango e paglia e sviluppate attorno a sa lolla, il porticato che cingeva il cortile, all’interno del quale trovavano attuazione tutte quelle attività che avevano relazione con l’agricoltura e al quale si accedeva attraverso un portale in legno, generalmente ad arco semicircolare con battenti spesso in legno decorato, recanti le iniziali degli antichi proprietari.


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