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SINNAI

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SINNAI

MUNICIPIO
Via Piave, – 09048 - Sinnai

Centralino: Tel. 070.769.01

Segreteria Generale:
Tel. 070.769.031.0

Gabinetto del Sindaco:
Tel. 070.769.041.1

Benché questo territorio sia da ritenersi abitato si da epoca remota, come testimonierebbero i monumenti del tardo neolitico sardo, ricordati dal sistema di corti chiuse in mura di pietra a secco e da una vasta necropoli, tuttavia l’origine del villaggio come quella del suo toponimo hanno diviso i vari studiosi che hanno tentato di trovare una soluzione. Sul nome si sono fatte molteplici ipotesi, e trascurando quelle probabilmente radicate nei miti del villaggio, quella che riunisce l’opinione prevalente è riconducibile al Canonico Spano, il quale nel 1873 ha attribuito l’origine del nome Sinnai alla radice Scin con la quale si designavano i terreni scoscesi, coperti di boschi, corsi d’acqua e disseminati di dirupi. 1088 è datato il primo e più antico documento nel quale è riportato il nome di Sinnai. In questo documento, la Carta Sarda dell’Abbazia di San Vittore di Marsiglia, redatto in caratteri greci, già oltre un millennio fa il nome del paese si pronunciava come l’attuale, S’innah, con due enne e l’accento sulla prima i. L’origine del primitivo agglomerato, probabilmente sorto in corrispondenza dell’attuale quartiere di Funtana Olia, trova riscontri storici solamente in epoca medievale e deriverebbe dall’unione dell’antico villaggio con quello confinante di Segossini, rimasto ancora oggi ad identificare un importante rione del paese. La ragione per la quale Sinnai sia sopravvissuta alla scomparsa di tanti altri abitati vicini, la si deve non tanto all’importanza del centro, quanto al rango dei personaggi che nel tempo l’hanno frequentata. La presenza in prossimità dei centri costieri di stagni e paludi, ha favorito il diffondersi di quelle malattie caratteristiche, che nei tempi andati rappresentavano un costante e reale rischio per la salute dei suoi abitanti. Questa situazione, soprattutto nelle stagioni calde, spingeva almeno coloro che se lo potevano permettere, a spostarsi in luoghi più salubri. Sinnai, in posizione favorevole ai piedi dei Sette Fratelli, rappresentava una valida alternativa, in quanto relativamente vicina a Cagliari e comunque facilmente raggiungibile. Quindi per lunga parte dell’anno, le famiglie più abbienti ed in vista di Cagliari vi trovavano residenza. Mentre le continue guerre e le conseguenti carestie e pestilenze, contribuirono a spopolare quei piccoli centri agricoli, numerosi intorno a Cagliari. Alcuni scomparvero completamente e di loro si perse traccia, altri si spostarono altrove e spesso li ritroviamo, uniti ad altri, a formare nuove realtà abitative. Durante gran parte del periodo giudicale e pisano, Sinnai fece parte del Giudicato di Arborea, nella Curatoria del Campidano. Successivamente alla caduta del Giudicato, fu assegnata in feudo a Berengario Carroz. L’abitato di Segosini, vicinissimo a Sinnai fu invece affidato a Pietro di San Clemente. Questo difficile rapporto di vicinanza tra i Carroz ed i San Clemente fu risolto con la cessione e la successiva unione dei due centri sotto i Carroz, con il nome di Sinnai. Dai Carroz passò ad un ramo della famiglia Centelles, con il Conte don Gilbert Centelles y Carros, intorno al 1600. Nel 1603 la contea di Quirra, fu trasformata in marchesato sotto i Centelles prima e i Cervellon, poi, e così rimase anche sotto i loro eredi sino alla soppressione del feudalesimo. Durante la dominazione spagnola e la successiva piemontese, la vita a Sinnai trascorse tra incursioni moresche, carestie, pestilenze, flagelli della natura, gravami feudali e guerre per scongiurare vari tentativi d’invasione. La storia successiva del paese si confonde con quella dell’intera Sardegna e quindi dell’Italia. Passerà attraverso le due guerre mondiali per approdare, nella seconda parte del ventesimo secolo, al boom economico. Oggi Sinnai è un grosso centro della cintura cagliaritana. In esso agricoltura, allevamento, artigianato, commercio e terziario, concorrono a formare il tessuto economico di quella comunità. Una mutata attenzione per l’ambiente e la volontà di creare nuove occasioni di occupazione nei settori emergenti, dei quali il turismo occupa un posto rilevante, hanno permesso negli ultimi anni di destinare a questo scopo risorse sia economiche che umane e i risultati non tarderanno a concretizzarsi.

Abitanti: 14.594 (dati 2003)
Superficie: 223,38 Km²


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