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Teulada

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Teulada

MUNICIPIO
Via Cagliari 59, – 09019 - Teulada

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Segreteria Generale: 070.927.002.9
Gabinetto del Sindaco:
Tel. 070.927.023.6
Assessorato alla Cultura:
Tel. 070.927.123.0
Ufficio attività culturali:
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Abitato anticamente da popolazioni autoctone, il territorio di Teulada, conserva nella Grotta di Monte Sa Cona, utilizzato dai pre nuragici come luogo di sepoltura, frammenti di ceramica riconducibili alla Cultura di Bonnanaro.

I resti di una ventina di nuraghi, in pessime condizioni di conservazione, ci raccontano che la località era densamente popolata in tutto il periodo nuragico. Fiorente nel periodo Fenicio e Cartaginese, che hanno lasciato testimonianze del periodo sul promontorio di Portoscudo, gli altri del territorio retrostante di Porto Zafferano e i resti di un edificio di culto – dedicato a Melquart – l’Ercole Fenicio – probabilmente corrispondente a Portus Erculis - importante porto commerciale e militare dell’epoca – localizzato presso l’attuale porto Malfatano, che in mancanza di scavi seri, per riscoprire il sito, non spiega la ragione del suo rapido decadimento, sino a decretarne la scomparsa.

Dalle poche ricerche effettuate, risulta che il materiale utilizzato per la ostruzione dell’antico porto, oggi sommerso e ricoperto da sedimenti e dalla vegetazione sottomarina, proviene dalle cave di Piscinni. Successivamente l’importanza che questo abitato ha avuto in epoca romana, per la locale produzione di terracotta, è testimoniata dalla fondazione di un centro abitato.

Probabilmente questo prodotto, tipico di questa zona, ha suggerito il toponimo, riconducibile al latino “Tegula”, nome appunto della terracotta. Insieme con Caralis, Nora, Bithia e Solci, divenne un importante nodo commerciale dl tempo. Questa importanza è confermata dal ritrovamento sul Monte Aiudu, di tracce di una strada romana.

Dell’occupazione Bizantina rimane la grande torre, a pianta quadrata, in località Sant’Isidoro, in prossimità della Chiesa dedicata al Santo. Durante il Medioevo la villa appartenne alla Curatoria del Sulcis, nel Giudicato di Cagliari. Malaria ed incursioni barbariche, determinarono lo spopolamento dell’intera zona durante dal XV° al XVI° secolo e del centro abitato rimase solamente il nome, mutato col passare del tempo, da Capo Taolat a Taloro, Taular, Tablada, Teglada, sino al 1568, anno in cui la Corona Spagnola, affidò la zona in Baronia ad Antonio Catalan.

Di quel periodo rimangono le torri costiere – Budello, S. Isidoro, Piscinnì, Malfatano e Porto Scudo - edificate per contrastare le incursioni dal mare e presenti lungo tutte le coste dell’Isola. Probabilmente iniziò allora a prendere vita il piccolo agglomerato, a circa 7 chilometri dal mare, che costituì il successivo centro di Teulada, nel quale i nobili fissarono la loro residenza, edificando un grande palazzo.

L’ultima erede della Baronia di Teulada, fu la famiglia Sanjust che la detenne sino al 1839. Oggi Teulada pur ospitando sul suo territorio un poligono militare, che ne impedisce, anche se parzialmente, l’utilizzo per scopi civili, è un paese nel quale agricoltura, allevamento, pesca, commercio e terziario rappresentano, col nascente turismo, la realtà economica proiettata verso il proprio futuro.

 

Abitanti: 3.996 (dati 2001)
Superficie: 245,59 Kmq


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