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VALLERMOSA

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VALLERMOSA

MUNICIPIO
Via Cavour 1, – 09010 - Vallermosa

Centralino: Tel. 0781.792.72

Gabinetto del Sindaco:
Tel. 0781.792.72

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Il toponimo di chiara origine spagnola, infatti significa “valle ridente”, racconta che l’abitato di Vallermosa ha origine in tale epoca. Situato in una fertile pianura, circondato da grandi colline ricche di vegetazione e attraversata da numerosi corsi d’acqua, fu meta di diversi nuclei familiari provenienti dal nuorese (Aritzo, Desulo) che durante l’inverno, da loro molto rigido, praticavano la transumanza. I nuovi venuti s’integrarono talmente con la popolazione vallermosese, che la maggior parte di loro vi si trattenne per tutto l’anno, senza però abbandonare le proprie usanze, i loro costumi e le tradizioni. Fondata nel 1645 da Biagio Alagon, solamente nel 1848 si scorge il primo insediamento abitativo, che faceva capo alla casa padronale affacciata sulla piazza Giovanni XXIII°. Intorno a questa furono costruite le altre abitazioni, lungo le strade principali che conducevano agli altri paesi circostanti. Nonostante la data di nascita dell’abitato sia relativamente recente, il territorio circostante conserva testimonianze dei lontani abitatori di questa regione e risalgono ad epoca preistorica e nuragica. A quattro chilometri circa da "Gutturu Mannu" si raggiunge la zona archeologica di “Matzanni”. Situata nel luogo dominate del territorio di Vallermosa, a oltre 700 metri d’altezza, questa località è la più importante dal punto di vista archeologico per la presenza di tre templi sacri a pozzo d’età nuragica circondati da un villaggio di 12 capanne. Verso nord in località “Jenna de Cantois” (porta dei confini), si trovano i resti di un tempio risalente al periodo Fenicio-Punico. A quattro chilometri dal centro abitato, percorrendo la strada provinciale per Decimoputzu, troviamo il nuraghe "Su Casteddu de Fanaris". In questa zona, diverso tempo fa fu ritrovata una piccola statua raffigurante la “Dea Madre” ora conservata nel Museo Nazionale di Cagliari. Cippi funerari in località Pau e non distante dal centro abitato, in località S. Maria, i ruderi delle terme romane, testimoniano anche questa presenza nel corso dei millenni. Il periodo medioevale è presente nelle numerose chiese, alcune distrutte, altre recuperate nel corsa dei secoli, che narrano di una profonda fede radicata nei suoi abitanti. L'economia di Vallermosa, sia per tradizione, che per posizione geografica e per le caratteristiche del territorio, è prevalentemente costituita dalla pastorizia e dall'allevamento del bestiame. C'è quindi una grossa produzione di latte di pecora, di capra e di formaggi ovicaprini, mentre la produzione agricola è rivolta soprattutto alla coltura della vite, dell'ulivo e della quercia da sughero. Le altre attività assumono importanza marginale, ma risultano importantissime perché rendono il paese autonomo da ogni punto di vista. Salvaguardia ambientale e la riscoperta di costumi e tradizioni hanno favorito lo sviluppo del settore agrituristico, che potrebbe rappresentare una voce importante nell’economia del Paese.

Abitanti: 2.068 (dati 2003)
Superficie: 61,81 Km²


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