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Villasimius

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Villasimius

MUNICIPIO
Piazza Gramsci, 1 – 09049 - Villasimius

Centralino: Tel. 070.793.01
Gabinetto del Sindaco: 070.793.020.9

Abitanti: 2.811
Superficie: Kmq. 54

Villasimius è conosciuta nel mondo per le magnifiche coste assai frequentate dalla primavera all’autunno. L’origine dell’insediamento attuale è relativamente recente, mentre il territorio circostante mostra ancora le testimonianze di insediamenti esistenti sin dalla preistoria. Certamente questa insenatura, localizzata all’estremità orientale del golfo degli Angeli, doveva rappresentare, in presenza di condizioni climatiche estreme, un ottimo riparo per i naviganti.

Quel tratto di costa è stato abitato in ogni epoca, seppure inspiegabilmente culture diverse abbiano scelto località sempre diverse anche se vicine tra loro. La località conosciuta da sempre con il nome di Carbonara, nome oggi rimasto al capo che delimita l’insenatura, racconta di un’antica vocazione del territorio, sempre molto ricco di boschi, per la produzione del carbone, molto apprezzato sino ad epoca moderna e probabilmente distribuito, con molta difficoltà, anche nel circondario.

L’abitato localizzato dove oggi lo conosciamo, è il frutto della recente ripopolazione dovuta a coloni giunti dai paesi di Maracalagonis, Settimo S. Pietro e Sinnai a partire dagli inizi del 1600, ma solamente dal 1800 alcune famiglie di agricoltori e pastori costituirono il nucleo originario del paese nella sua attuale collocazione. Nel 1862, gli abitanti decisero ed ottennero con regio decreto, di cambiare il nome del paese da Carbonara in Villasimius, attingendo il nuovo nome da chissà quale origine.

La storia recente della cittadina è strettamente legata allo sviluppo turistico di quel territorio, ricco di bellissime spiagge sabbiose, accompagnate da un entroterra rigoglioso e dai tratti molto pittoreschi.
Gli ambienti sono vari: tra le belle spiagge sabbiose del Golfo di Carbonara e di Simius si estende una piccola ma incantevole penisola. Percorrendo la strada che porta a Capo Carbonara si può ammirare la bellezza dei due mari di Simius, il Golfo di Cagliari, i tratti rocciosi del granito levigato dall’acqua, i piccoli isolotti tra i quali spiccano la magnifica isola dei Cavoli e di Serpentara, oggi zona protetta per la sua natura incontaminata.

Il paesaggio è costellato da complessi turistici residenziali ed alberghieri. Un interessante rimboschimento è stato effettuato nella parte Sud del centro abitato. La zona è ricca di granito di ottima qualità industriale e sino a qualche anno fa erano attive alcune cave, tra le quali famosa era quella chiamata dei Forni, oggi abbandonata, la quale era situata ai bordi del mare.

Nel territorio di Villasimius numerosi sono i ritrovamenti di interesse archeologico: una interessante domus de janas, risalente al Neolitico, è stata scoperta in località spiaggia del riso. La civiltà nuragica è attestata dalla presenza di numerosi nuraghi, sia del tipo monotorre che complessi. Tra questi spicca il nuraghe Cixilianu, edificato con blocchi granitici e lastre calcaree di piccole e medie dimensioni. La pianta del monumento è irregolare con due lati perpendicolari e un lato convesso il cui piano si integra perfettamente con il paesaggio roccioso che lo circonda.

In località Giardone, non distante da un complesso nuragico del tipo complesso, si trova una tomba dei giganti, purtroppo devastata dai clandestini, ma la cui struttura è interessante per la disposizione dei massi che la compongono. La civiltà fenicio-punica è ben rappresentata in località Cuccureddus, in cui si notano tracce di edifici di una certa consistenza e di scalinate che portavano alla sommità del sito. Del periodo romano è la necropoli in località Is Trajas. In questo sito sono state ritrovate cinque sepolture accompagnate dal corredo funerario.

Le tombe, a fossa, presentano una pianta rettangolare con le pareti foderate di lastre di calcare sovrapposte e rinforzate dall’esterno con pietre di grosse dimensioni. La copertura era costituita da lastroni di calcare affiancati e ricoperti da un tumulo di pietre e terra. Sempre del periodo romano è venuto alla luce in località Santa Maria un complesso termale di modeste dimensioni. L’edificio è costituito da tre ambienti: una soglia immette nel vano di ingresso di pianta rettangolare che comunica con il calidarium composto da due vani.

Nello scenario di un grazioso porticciolo si eleva la cosiddetta Fortezza vecchia, opera militare di difesa costiera con pianta a forma di stella della fine del XVII secolo. Nel 1982 ha preso avvio il Centro internazionale sperimentazione arti visive che ha visto la partecipazione di numerosi artisti provenienti da tutta l’Europa, i quali hanno prodotto opere fisse e mobili, collocate all’interno della palazzina comunale ed altre dislocate all’aperto, nell’ambito del territorio comunale.

Tra le opere si possono citare due decorazioni murali della Sala Consiliare, opere di Sirello e Veronesi. A metà Luglio si tiene la sagra della Madonna del Naufragio, con una cerimonia religiosa nei pressi del porto, con deposizione di fiori sui fondali marini e processione di barche a mare, sino al punto in cui giace la statua della Madonna del Naufragio, opera di Pinuccio Sciola. In questa circostanza vengono allestite diverse manifestazioni: mostra del dolce, fiera dell’artigianato, gare gastronomiche, spettacoli di ballo, gare di windsurf e altre ancora.

Essendo Villasimius una località di rilevante importanza turistica, la cucina locale si è dovuta adeguare alle esigenze dei villeggianti, ma ha conservato la tradizione dei formaggi, delle carni, dei dolci di mandorle e del buon vino della zona. Il comune promotore di detto investimento ha una superficie di 54 Kmq., è abitato da una popolazione di circa 3.000 persone.


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