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Arbus

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Arbus

MUNICIPIO
via XX Settembre, 17 – 09031 - Arbus
Centralino: Tel. 070.975.904.1
Gabinetto del Sindaco:
Tel. 070.975.912.3/4

Assessorato alla Cultura:
Tel. 070.975.912.3/4
Ufficio attività culturali:
Tel. 070.975.912.3/4

Il territorio di questo comune nella letteratura geologica è conosciuto come “batolite ercinico arburese” poiché indica una formazione geologica tipo. Anche questo è stato colonizzato dall’uomo in tempi remoti. I primi insediamenti sono riconducibili al VI° millennio a. C.. Testimonianza di questa antropizzazione antica sono i ritrovamenti di numerose tombe dei giganti in prossimità di Capo Pecora e Bruncu Espis, come anche in altre zone. Numerosi nuraghi disseminati lungo il territorio e le successive frequentazioni puniche e romane, rappresentano la miglior testimonianza della lunga occupazione umana lungo l’intero territorio arburese. Durante il periodo giudicale e soprattutto durante il periodo Aragonese, subì invasioni da parte dei Saraceni. Le incursioni costrinsero gli abitanti a spostare l’abitato più lontano dalla costa, in un luogo maggiormente difendibile. Questa comunità tradizionalmente dedita all’agricoltura ed all’allevamento, nella meta dell’ottocento, con l’introduzione dell’attività estrattiva sul suo territorio, ritrovò nuovo impulso. Il nucleo originario, databile intorno al XIV° secolo (secondo la teoria del G. Vaquer) passò, a partire dal 1850, da un’economia agropastorale a quella mineraria. Questo passaggio coincise con una notevole espansione demografica per Arbus, che con l’apporto di abitanti provenienti da altri comuni, raggiunse una popolazione residente di oltre 10.000 unità. Con la crisi del comparto minerario, verificatasi negli anni sessanta, Arbus andò via via spopolandosi, sino ad attestare le presenze intorno alle settemila, come attualmente censiti. Pian piano il peso economico che il settore minerario ha avuto per tutta questa zona è stato acquisito dal turismo, che luoghi ameni e la gastronomia locale hanno permesso di eleggere a vero e proprio motore dell’economia arburese. Del lungo periodo minerario è rimasto un grande patrimonio rappresentato da numerosi esempi di archeologia industriale, che oggi si tenta di recuperare allo scopo di mantenere viva la memoria di quel periodo che enorme importanza ha avuto per tutta la comunità. Questo recupero, in parte anche finanziato dalla comunità internazionale, ha permesso di mostrare ad un gran numero di persone, come si svolgeva il lavoro all’interno delle miniere. Oggi la curiosità per questi tipi di vita a noi sconosciuti ha consentito di cogliere nuove opportunità di occupazione in una zona notoriamente carente.


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