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SARROCH

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SARROCH

MUNICIPIO
Via Siotto 2, – 09018 - Sarroch
Centralino: Tel. 070.909.261
Gabinetto del Sindaco:
Tel. 070.909.267
Assessorato alla Cultura:
Tel. 070.909.261
Ufficio attività culturali:
Tel. 070.909.262.44

L’origine di Sarroch è tanto remota, da porre interrogativi persino sull’origine del toponimo. Forse Sharak dal Fenicio, oppure Saroc come appare in un registro pontificio del 1341, o ancora Saroch, riportato in una carta d’Europa del 1554. Il nome come appare oggi, compare per la prima volta nel 1572, accompagnato da numerosi altri appellativi quali Sa Roco, San Rocho, San Rocco e Sarrok. La tesi più accreditata fa risalire il toponimo alla montagna che domina il centro abitato: Sa Rocca. Probabilmente quello attuale è il risultato di errori e storpiature provenienti dal Catalano antico, in cui la traduzione dal locale Sa Rocca appariva S’Arroch. Le Tombe dei Giganti in località Balloi e Mont’e Luas il ritrovamento di ceramiche micenee, di fronte all’insediamento petrolchimico, risalenti al XII° secolo a. C., i resti di un l’orologio solare in località Su Stangioni, la presenza dei nuraghi Antigori, Sa Dom’e S’Orcu, Motti e Giummo, ruderi di un antico edificio romano, le Torri del Diavolo e Antigori, oltre a confermare la presenza umana in epoca prenuragica, nuragica, greca, fenicia, romana, punica e medievale, testimoniano una continuità nell’antropizzazione di questo territorio, probabilmente da attribuire alla presenza di facili approdi prospicienti i rilievi montuosi presenti nella zona. In epoca relativamente recente troviamo Villa D’Orri, edificio dell’ottocento, che su invito dei proprietari, i Marchesi di Villhermosa, divenne la residenza estiva della Casa Savoia, e di qual periodo conserva intatti la struttura architettonica, arredi, le sculture ed i quadri appartenuti all’allora casa regnante. Inserita nella periferia, dall’alto, immersa in un grande parco, Villa Siotto domina il centro abitato. Di notevole importanza artistico culturale, custodisce al suo interno utensili e macchinari agricoli in uso nel secolo scorso a testimonianza della vocazione agricola del luogo. Attualmente di proprietà di una Fondazione, può essere visitata a cura dall’Associazione Pro Loco di Sarroch, in occasione delle numerose manifestazioni culturali, promossa dalla stessa. Sarroch, che nell’ultimo secolo aveva manifestato una spiccata vocazione industriale, in tempi molto recenti, pur comprendendo al suo interno, realtà industriali molto importanti per lo sviluppo economico e sociale, stà recuperando attraverso l’agricoltura, l’artigianato e per ultimo il turismo, una dimensione più rispondente alle sue componenti sociali. Con il recupero, a scopo turistico, del suo remoto come del più recente passato, si proietta nel futuro sviluppando alcuni settori tra quelli trascurati per alcuni secoli.


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