SOLEMINIS
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Costruito nel margine orientale del campidano di Cagliari, in posizione collinare a poca distanza dal capoluogo. Trova origine con molta probabilità nell’alto medioevo inserito nel regno di Cagliari. Sull’origine del toponimo, non esiste univocità di vedute. La più attendibile lo farebbe derivare dal latino Sollus e Annus (Sollemnis potrebbe significare luogo ove si celebra ogni anno un rito solenne). Dopo la caduta dei Giudicati, fu annesso al regno di Arborea, all’interno del quale rimase sino al 1297, quando venne ceduto al Comune di Pisa. Intorno al 1324 passo agli Aragonesi. Durante il quattrocento la villa di Soleminis andò spopolandosi e già nel 1499 era completamente disabitata. Del suo ripopolamento si occupò con successo don Francesco Vico, marchese di Soleminis. L’economia della zona, prevalentemente a carattere agro pastorale, ha caratterizzato il percorso storico di questa comunità. Le vicende storico politiche attraversate dal paese sono state le medesime della parte medio orientale del campidano. L’occupazione dei vari centri abitati è andata di pari passo con il peso economico che questi assumevano nella dinamica locale e soprattutto era legato alle condizioni politiche dell’intera zona. Nei periodi di fermento, le immancabili guerre promuovevano i piccoli centri agricoli a dispensa per combattenti e popolazione, per essere abbandonati e dimenticati nei periodi di pace, nei quali le città, più grandi, offrivano maggiori occasioni di vita per le popolazioni. Oggi Soleminis è un piccolo centro agricolo che ricerca nei settori emergenti nuove opportunità di occupazione soprattutto per le generazioni più giovani.
Abitanti: 1.441 (dati 2003)
Superficie: 12,95 Km²
Manifestazioni culturali e di spettacolo consolidate
Festa di S. Antonio Abate
A metà Gennaio, si svolge questa sagra con una suggestiva processione notturna alla luce delle fiaccole che si conclude in piazza con un grande falò, “su Fogaroni”, e con spari in allegria.
Sagra di S. Isidoro
Ultima settimana di Maggio. Questa ricorrenza, tipica della civiltà contadina, è caratterizzata dalla sfilata delle traccas (carri trainati da buoi ed addobbati a festa),e dalla distribuzione a tutti i presenti di specialità gastronomiche locali.
Festa di S. Giacomo e S. Anna
Festa patronale 24-27 Luglio